Federico Chiesa partirà nuovamente dalla panchina con il Verona, come successo a San Siro contro il Milan, dove però, era riuscito a strappare la convocazione solo all'ultimo ed era quindi impossibile vederlo dall'inizio. Dodici minuti in campo che avevano mostrato un giocatore non pienamente in condizione. Normale visto che tra nazionale e club non si era allenato per quasi 20 giorni. Nell'ultima settimana invece ha lavorato regolarmente con i compagni e qualche speranza in più di partire dall'inizio quindi ce l'aveva il giocatore. Allegri però opterà per un'altra soluzione.

I MOTIVI - "Vlahovic era più avanti di Chiesa", ha detto in conferenza stampa. E infatti Dusan ci sarà dal primo minuto; insieme a lui Moise Kean. La scelta del tecnico è dettata da due aspetti. Il primo è puramente tattico; spesso in partite come quella con il Verona, Allegri vuole tenersi un jolly dalla panchina da poter inserire in caso il match non si sbloccasse. E Chiesa, contro difese stanche può essere ancora più un fattore. Poi c'è l'altra considerazione, ovvero che la Juve ha l'attacco al completo e quindi non c'è "urgenza" di schierare il classe 1997 se non è ancora al 100% della forma. 

Juve-Verona, la scelta di Allegri su Vlahovic e Chiesa
VERSO FIRENZE - Anche perché se è vero che  senza le coppe europee, si può pensare gara per gara senza farsi condizionare dal calendario, dopo Verona,bianconeri affronteranno la Fiorentina in trasferta. Una partita sempre sentita e mai comoda per la Juve, che negli ultimi 4 precedenti non hanno mai vinto a Firenze (tre pareggi, una sconfitta). Match tra l'altro, che per la prima volta da quando Chiesa è a Torino, vedrà l'ex viola giocare davanti i suoi ex tifosi. Aveva saltato gli ultimi Fiorentina-Juve per l'infortunio al ginocchio. Questa sera metterà ulteriore minutaggio dopo San Siro, con l'obiettivo chiaro di trascinare di nuovo la squadra dal primo minuto al Franchi