La domanda è semplice semplice, ma nessuno vi risponderà: “Perché hanno intercettato solo la Juventus?” Questa domandina, da studente delle elementari, non  se la sono posta solo Marchisio, Sabatini e altri; l'ha fatta addirittura Zeman, uno che con i bianconeri non ci va d'accordo: “Quello delle plusvalenze è un sistema generale. Perché indaga solo la procura di Torino?” Indaga? Ha sguinzagliato circa 14 mila intercettazioni telefoniche, ha utilizzato la Guardia di Finanza h.24, ha messo le cimici nei ristoranti e nei bar, ha tenuto sotto controllo mezza città. Eppure dall'altra parte c'erano parecchie società con cui la Juve stabiliva plusvalenze, ma lì non s'è indagato, lì andava bene. Le altre pochissime intercettazioni che ricordiamo, nell' ultimo decennio, son quelle nei confronti di Chievo e Cesena. L'Inter, qualche anno fa, sullo stesso argomento fu assolta perché non c'era lo straccio d'una registrazione. Non parliamo del Napoli. Chi le fa le indagini sulle altre squadre? Chi cerca i documenti? Chi ascolta? Ci si accontenta di ipotesi, illazioni, opinioni, che finiscono puntualmente nel cestino. “Quisquilie, pinzillacchere”, direbbe Totò. Invece per la Juve il trattamento è diverso. Va messa sotto torchio, con ben tre procuratori, mezzi  e dispiegamento di forze per affrontare Mafia, Sacra corona unita, Camorra e Ndrangheta tutt'insieme. E alla fine dopo migliaia di intercettazioni, appostamenti, foto, registrazioni la Juventus è “sleale”, le altre società (dalla Samp, all' Empoli ecc.) che fanno scambi e plusvalenze con lei no! Perché? Perché non ci sono intercettazioni, non ci sono indagini, non ci sono cimici, non ci sono foto...
 
Verso Juve-Atalanta: la probabile formazione della Dea
I tifosi bianconeri stanno reagendo in molti modi a quello che sembra l'ennesimo colpo basso, bassissimo, benedetto anche dal ministro dello Sport Abodi, il quale giorni fa disse, più o meno: “Non c'è nulla di strano per quel che riguarda la Juve. Se colpevole cadrà in basso e poi potrà risalire, come è successo al Napoli anni fa”. Pensate un po' se il seguente augurio potesse essere fatto al suo partito o alla sua compagine politica. Comunque i tifosi reagiscono. Contro Elkann, considerato troppo remissivo e anche contro la F.I.G.C., ma soprattutto propongono uno sciopero del tifo. Di solito si faceva contro la propria squadra, disertando lo stadio e lo facevano le frange più estreme. Ora sembra, invece, che lo sciopero del tifo assuma forme più attuali per colpire il cuore del sistema ovvero i diritti televisivi. E allora si comincia a proporre di rimandare al mittente (Dzn o Sky) il proprio abbonamento. Con la motivazione: “Campionato falsato, spettacolo negato”.