Questa volta no, l'"allegrata" non ha funzionato. E quello di ieri sera è un Max da 5 in pagella. La scelta iniziale del tecnico livornese di schierare titolari nel Derby d'Italia McKennie e Kulusevski, in un'altra formazione quantomeno particolare, non ha premiato: entrambi i due giovani bianconeri hanno offerto una prestazione opaca, senza riuscire a fornire quel dinamismo e quegli spunti offensivi di cui la Juventus aveva disperatamente bisogno in assenza di Chiesa e Dybala, partiti dalla panchina. Chiesa e Dybala, appunto. L'infortunio di Bernardeschi dopo appena 18 minuti di gioco sembrava poter fornire l'assist perfetto ad Allegri per mandare subito in campo uno dei due, tanto più dopo il gol di Dzeko che aveva portato l'Inter in vantaggio. Eppure no, il tecnico persevera sulla sua linea e stupisce ancora chiamando... Bentancur. Entrato a freddo, l'uruguaiano non si scalda mai, manca di intensità e conferma la sensazione che forse la scelta di Allegri non era quella più giusta. E infatti, se il Derby d'Italia si conclude sull'1-1 il merito è proprio di Chiesa e Dybala. Sì, i due di cui sopra, che subentrando al 18' della ripresa riescono a dare una scossa alla Juve, alzando il baricentro della squadra e portando tutto ciò che fino a quel momento era mancato. Sono loro - evidentemente imprescindibili, quando stanno bene - a rimettere in sesto il match, con l'argentino finalmente pronto a mostrare il suo miglior repertorio per poi mettere la ciliegina sul suo rientro in campo con il gol dal dischetto che regala il pareggio ai bianconeri. Salvando Allegri da una sconfitta che, questa volta, avrebbe avuto sicuramente il suo marchio.