Dal sito ufficiale della Juventus:

L'esultanza della Juve alla fine della gara con il Manchester United. É una delle immagini più belle del 1984, semifinale di Coppa delle Coppe, un 2-1 ottenuto in extremis con gol di Paolo Rossi dopo l'1-1 registrato all'andata in Inghilterra. Con il Villarreal la Juve è chiamata a fare un'impresa simile. Andiamo a vedere alcune delle qualificazioni guadagnate nel passato a Torino dopo il pareggio per 1-1 della prima gara.

PABLITO MUNDIAL

Ottavi di finale di Coppa dei Campioni del 1982-83. La Juve impatta 1-1 in Belgio con lo Standard Liegi. Al ritorno, i giochi si risolvono con un 2-0 determinato nel primo tempo da una doppietta di Paolo Rossi. Due exploit straordinari, che incantano l'Europa dopo che pochi mesi prima Pablito ha conquistato fama mondiale con i 6 gol in Spagna, decisivi per l'affermazione della Nazionale italiana.

UN GOL PER TEMPO

Coppa Uefa, 1993-94. L'1-1 di Oslo con il Kongsvinger trova al Delle Alpi una risoluzione con due gol, uno per tempo. Nella prima frazione di gioco ci pensa Möller con un tiro dalla lunghissima distanza che non lascia scampo al portiere Holtan. Il numero 1 norvegese poi è tutt'altro che impeccabile nella ripresa, quando esce a vuoto e Ravanelli lo infila con un colpo di testa a porta vuota.

ANCORA NORVEGIA

Ancora una formazione norvegese, ma in un altro contesto. Tre anni dopo la Juve è impegnata la Champions League, stavolta contro il Rosenborg. Cambia la squadra da affrontare, non il copione della gara. Si va al riposo con il vantaggio di Zidane; poi, nel secondo tempo, con Amoruso dal dischetto la Juve chiude i conti e si garantisce il passaggio in semifinale.

UN TRIS IN 12 MINUTI

Facciamo due passi indietro, nel 1995. In Germania la Juve pareggia 1-1. Ma al ritorno, per l'Eintracht Francoforte, il sogno della Coppa Uefa svanisce nel finale di gara, in una di quelle classiche situazioni nelle quali la prima Juve di Lippi sa esprimere tutto il suo grande potenziale. In 12 minuti arrivano tre reti: apre Antonio Conte, ribadisce Fabrizio Ravanelli e chiude un ventenne già consacrato campione: Alessandro Del Piero.

LA NOTTE DEI RIGORI

Tra le gare più emozionanti dopo un 1-1 all'andata c'è Juventus-Ajax del 1978. E proprio come succederà a Roma nella finale di Champions, anche stavolta con gli olandesi la vincitrice si determina ai rigori. L'1-1 di Amsterdam trova esatta corrispondenza a Torino con le reti di Tardelli e La Ling. Dagli 11 metri Zoff para due volte, i lancieri sbagliano ancora un altro tiro e Causio interpreta la parte che poi sarà di Jugovic con il sigillo finale.