Le 75 pagine di motivazioni redatte dal Collegio di Garanzia dello Sport sono arrivate sul mondo Juve come una mazzata. Confermato l’impianto accusatorio, la legittimità dell’utilizzo dell’articolo 4 del Cgs, l’alta probabilità che la classifica dei bianconeri sarà nuovamente inficiata da punti di penalizzazione. Eppure, come racconta anche stamattina La Stampa, uno spiraglio c’è, seppur piccolo e fragile.
 
Entro un mese, la Corte Federale d’Appello ridiscuterà e rimodulerà i punti di penalizzazione e la Juventus può coltivare la speranza di uno sconto, rispetto ai -15 della precedente sentenza: “Il collegio presieduto da Gabriella Palmieri Sandulli, infatti, ritiene che «la sentenza impugnata, resa a carico degli amministratori privi di deleghe operative è carente nella propria parte motiva laddove la Corte Federale - con motivazione da ritenere apparente – ha fatto riferimento ad una generica, ma indimostrata, "consapevolezza diffusa", ovvero ad una asserita condivisione, da parte di detti amministratori, dei concreti dettagli e delle finalità delle operazioni sportive scrutinate, omettendo di fornire adeguato supporto motivazionale di tali affermate ed indimostrate circostanze». Questo è stato l’unico punto del ricorso accettato e a questo si aggrappa la Juve per limitare i danni, vista la confermata slealtà sportiva”.
 
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Entro 15 giorni, la Caf valuterà nuovamente le posizioni dei consiglieri d’amministrazione senza deleghe, tra cui quella di Pavel Nedved. La loro posizione è chiave e potrebbe determinare lo sconto di pena che porterebbe la penalizzazione dai -15 punti ai -9, richiesta del Procuratore Chiné al primo procedimento.