Era nell’aria, si è concretizzato nelle parole di Allegri nel post Maccabi-Juve di ieri: dopo la pesante sconfitta, i bianconeri andranno in ritiro fino al Derby della Mole di sabato. E’ il terzo ritiro di squadra sotto il tecnico livornese: il primo nel 2015, il secondo nella passata stagione e ora quello che comincia oggi.
 
COME FUNZIONERA’ – La Juventus sbarcherà a Caselle per poi dirigersi allo Juventus Hotel, in zona Continassa. Nella struttura ricettiva di fianco i campi di allenamento, la squadra ha un’ala dedicata, dove si potrà isolare dal resto del mondo. Casa e chiesa, hotel e allenamenti, sostanzialmente. In mezzo confronti tra le varie anime del gruppo, per provare a tirare fuori tutto quello che è rimasto nascosto. La durata non è ancora definita: sicuramente fino al Derby, poi si vedrà, in base anche alle risposte sul campo.
 
Juve, il 'rigore su Cuadrado' è un mezzo alibi
L’OBIETTIVO – Difficile pensare che, in pochi giorni, la Juventus cambierà radicalmente il suo modo di giocare. L’obiettivo principale lo si può ricercare facendo un passo indietro a Milan-Juve. Nel programma di Dazn, BordoCam, un dettaglio “rubato” dalle telecamere a bordocampo. Landucci si avvicina ad Allegri e dice: “Siamo mosci, manca il…”, e prosegue battendosi il petto, all’altezza del cuore. Questo, quindi, il problema individuato, la mancanza di animo: questo, allora, l’obiettivo primario di questi primi giorni di ritiro, fino al Derby.