Il difensore della Juventus Danilo ha parlato in conferenza stampa, dal ritiro della Nazionale brasiliana: "Non c'è dubbio che il mio che è il mio obbiettivo e punto ad essere sempre in questo prossimo ciclo della nazionale brasiliana. Voglio lavorare per essere presente in ogni chiamata e aiutare la nazionale in ogni partita e naturalmente con l'obiettivo di essere in Coppa del Mondo 2020 per fare parte di una squadra competitiva, con ambizioni di potere vincere. Questo è il mio obiettivo e fa parte della mia carriera ora". 

SULLA JUVE - "È una situazione che richiede un'interpretazione. Che sia ben chiaro che quando ho viaggiato ho avuto tutti i test negativi, continuo ad essere negativo anche nel test che abbiamo già fatto qui. E' stata una scelta e una decisione personale quella di venire qui a rappresentare la squadra brasiliana. Dal momento in cui mi sono sentito sicuro e ho avuto i test negativi, ho deciso di venire a giocare e rappresentare il Brasile". 

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SUL SUO GIOCO - "In questa fase della mia carriera, sono molto più interessato nel cercare di aiutare a costruire, toccare molto la palla, aiutare a dare la palla pulita ai centrocampisti offensivi e attaccanti e non solo in difendere ed attaccare sempre correndo avanti e in dietro come ho fatto in Brasile e all'inizio della mia carriera. Mi piace molto la fase iniziale della costruzione e l'attenzione con il passaggio". 

SUL SUO RUOLO IN NAZIONALE - "Senza dubbio, mi trovo in un momento molto importante della mia carriera: sono ad un livello di maturità molto importante per poter giocare in Nazionale. E' una posizione sicuramente con molta storia nella nazionale brasiliana, ma sono in questo ciclo della nazionale da quasi dieci anni, non sono nuovo qui. ora voglio avere più continuità per poter portare buone cose a questa squadra". 

SU PIRLO E TITE - "Ho avuto il privilegio di lavorare con grandi allenatori. Conosco il lavoro di Pirlo solo da due mesi, ma mi piace molto, è arrivato con questa identità juventina di curare i dettagli, e questo è molto importante nel calcio. Anche lui ha questa preoccupazione. La cura dei dettagli è la principale somiglianza tra il Pirlo e il Tite, e penso che sia molto importante".

ANCORA SU PIRLO - "È un piacere lavorare con un allenatore di quell'importanza, ha un'idea molto attuale e moderna di calcio, che pensa al possesso palla, che vuole pressare  alto e che la palla si muova velocemente. E' un calcio a cui ero abituato nel Man City questo mi ha aiutato molto. Non ho avuto problemi di adattamento, sono andato molto d'accordo con lui e con lo staff e questo si è riflettuto nelle partite, basta guardare i numeri e le statistiche delle mie prime partite. Sono molto soddisfatto e voglio continuare ad imparare da loro".