"Poi è normale, c'è un Mondiale tra pochi giorni e qualcosa inconsciamente lasci sul campo. Non è voluto, ma è così", aveva detto Massimiliano Allegri nel post partita di Verona-Juventus. In questo caso, il riferimento dell'allenatore bianconero era ai due argentini, Angel Di Maria e Leandro Paredes, subentrati nel secondo tempo. Entrambi pienamente recuperati quindi, ma non ancora al meglio della condizione dopo gli stop muscolari. Forse, non al 100% anche mentalmente, visto che ormai il Mondiale in Qatar è alle porte e l'Argentina debutterà il 22 novembre contro l'Arabia Saudita. Come scrive Tuttosport, fa discutere - tra i tifosi juventini - il rendimento dei due giocatori, entrambi arrivati dal Psg per risollevare il centrocampo e l'attacco, si sono visti pochissimo in campo a causa dei problemi fisici e per quanto riguarda il 34enne anche per la squalifica di due giornate dopo l'espulsione a Monza. Pochi minuti per Di Maria tra Inter e Verona, ancora meno quelli giocati da Paredes nell'ultima trasferta. Allegri dovrà valutare il loro impiego contro la Lazio, pensando anche al fattore Qatar.

Juve, Vlahovic bestia nera della Lazio
RISCHIO TROPPO GRANDE? - Le parole di Allegri non erano quindi direttamente rivolte a Dusan Vlahovic, ma anche per il serbo - almeno in parte - il discorso è simile. Il centravanti non si vede in campo dal 25 ottobre, quando uscì nel secondo tempo contro il Benfica per il riacutizzarsi di un affaticamento agli adduttori. Il tecnico della Juve aveva detto che ci sarebbe stato già contro l'Inter; poi il campo ha detto altro. Dusan si è diviso tra terapie e allenamenti personalizzati ma, d'accordo con il club, ha intrapreso la via della prudenza. Vlahovic quando è stato bene non si è mai risparmiato, anzi, ma ora che anche per lui il mondiale è vicinissimo, la sua paura, riferisce il quotidiano, è che l'infiammazione possa peggiorare. Nell'allenamento di ieri si è allenato parzialmente in gruppo ma la sua presenza contro la Lazio è ancora in dubbio.