Dopo la sconfitta contro il Monza ci sono stati malumori, visi lunghi, la contestazione del settore ospiti e i calciatori a prendersi i fischi. Tra gli strascichi, però, un dubbio che è serpeggiato, una voce sempre più insistente, soprattutto tra i tifosi: “Ma non è che la squadra ha giocato contro Allegri?”. E da lì, l’ipotesi di uno spogliatoio spaccato, un gruppo disgregato.
 
Contro il Bologna, il messaggio è arrivato chiaro e tondo. No, la Juventus non gioca contro il suo allenatore. Anzi, la squadra ha dimostrato di credere nel lavoro del suo allenatore e il match di ieri sera allo Stadium lo dimostra. I tanti, troppi, passaggi a vuoto di questa stagione hanno svariate cause: errori di Allegri, infortuni, prestazioni insufficienti dei singoli. Ma no, non sono il frutto di una spaccatura tra la squadra e la loro guida tecnica.
 
LA JUVE TORNA A VINCERE E…CONVINCERE! Bologna affondato 3 a 0
Anche contro il Bologna non è tutto oro quello che luccica. Si sono visti momenti di confusione, difficoltà nel far girare fluidamente il pallone e poca pulizia tecnica in alcune fasi. Quello che é sembrato diametralmente opposto è l’atteggiamento. Una Juventus convinta, rabbiosa nell’andare a contendere palla, capace di alzare il baricentro così come il pressing. In fiducia. Come poche volte si è visto nell’ultima gestione Allegri. Da sottolineare, poi, la capacità della squadra di trasformare in energia positiva i mugugni dello Stadium, la voglia di rispondere ai fischi, ai cori, all’accenno di contestazione. Non era scontato, soprattutto vista la fragilità mentale più volte dimostrata.
 
Una forza interiore che questo gruppo non sembrava poter avere. “Abbiamo perso la voglia di fare la corsa in più per il compagno”, l’analisi lucida e sincera di Rabiot nel pre partita. Una fotografia, che poi diventa uno slideshow con le immagini del match, che raccontano una crescita in questo senso. Adesso, però, l’obiettivo è un altro. La partita contro il Bologna non deve essere un fuoco di paglia, ma un incendio di entusiasmo: solo così si può dare il via ad una “nuova stagione”.