Il grande ex di Juve-Napoli questa volta non sarà in campo e neanche in panchina ma sugli spalti. Cristiano Giuntoli infatti non assiste più alle partite vicino al tecnico come ha fatto negli anni passati. A Torino ha dovuto cambiare questa abitudine anche se il lavoro, dentro e fuori la squadra è rimasto lo stesso e soprattutto sta portando gli stessi risultati. 

Non è stato un addio semplice per Giuntoli, sicuramente non favorito da Aurelio De Laurentiis, che ha aspettato fino all'ultimo per dare il "via libera" e lasciarlo andare alla Juve. "Era in vacanza da mesi, a saperlo che era juventino non l'avrei preso", le parole del presidente del Napoli, che come spesso è capitato in passato, non ha preso nel migliore dei modi l'addio del dirigente, figura fondamentale per la costruzione della squadra negli ultimi anni e per la storica vittoria dello scudetto. Giuntoli invece, ha sempre ringraziato De Laurentiis e il Napoli, non rinnegando neanche per un secondo quanto fatto. 

Juve, 'sondaggio di Giuntoli per Anguissa': la posizione del Napoli e una clausola 'speciale'
Una perdita probabilmente sottovalutata da ADL e in generale dall'ambiente. In pochi mesi, è cambiato tutto. Da una parte, c'è già stato il cambio di allenatore, frutto anche di malumori all'interno dello spogliatoio e la classifica preoccupa, con una vetta già lontana 11 punti e un quarto posto tutt'altro che scontato. In casa Juve invece, c'è grande unità di intenti e collaborazione. I risultati sono una conseguenza di tutto ciò.

L'operato di Giuntoli fino ad ora non è stato tanto sul mercato (è arrivato a luglio, con Weah già acquistato), anche se le operazioni in uscita sono comunque state importanti come ha sottolineato Allegri, ma nel quotidiano. Il tecnico nella passata stagione era "solo" dopo la rivoluzione societaria; ora sa di poter contare su una figura centrale, riconosciuta da tutti, anche dai giocatori stessi. 

A breve sarà chiamato anche a lavorare sul mercato in entrata, garantendo alla Juve le sue qualità a 360°. "Il grande acquisto è Giuntoli", la frase di John Elkann a cui non serve aggiungere ulteriori commenti.