Il proposito di Pixstory è chiaro: tolleranza zero per la tossicità. La sua architettura è studiata e progettata per ridurre attivamente la polarizzazione delle posizioni e disincentivare l’odio e la disinformazione. L’applicazione mira a essere una piattaforma social etica, che vuole dare priorità alle persone rispetto al profitto, che non raccoglie o vende i dati degli utilizzatori, ma protegge l’esperienza dell’utente attraverso innovazioni tecnologiche e di design ad hoc.
I valori su cui si basa la piattaforma sono chiari: apertura, responsabilità e rispetto, per offrire agli utenti una comunità in cui poter dialogare civilmente.
«Ci siamo ispirati al bianconero della Juventus – il commento di Appu Esthose Suresh, fondatore di Pixstory -. È vero che spesso le cose si capiscono meglio sotto uno spettro di colori, ma esprimerle dovrebbe essere semplice, come il bianco e il nero. Vogliamo che Pixstory determini un cambiamento comportamentale nei social, vogliamo uno spazio social dove non contino i mi piace o i non mi piace, ma in cui l’integrità sia più apprezzata della viralità. La sicurezza degli utenti di Pixstory sarà prioritaria e non sarà uno spazio in cui ci saranno approvazioni semplici, perché, nella vita reale, la nostra reputazione si è costruita nel tempo. Pixstory rispecchia il vero te».
La Juventus non vede l'ora di lavorare con Pixstory per combattere gli abusi online e garantire che la nostra comunità online rimanga uno spazio sicuro e divertente, in cui poter essere sé stessi.
Da Juventus.com