Dopo il calcio di rigore sbagliato e la sostituzione nel secondo tempo, scrive Tuttosport,  il vecchio Vlahovic avrebbe sbuffato, magari sarebbe tornato in panchina arrabbiato con tutti o prendendo a calci una bottiglietta. Invece Dusan è rimasto al fianco della squadra, ha caricato i compagni da bordo campo ed è stato il primo a scattare, con addosso la tuta, quando Gatti ha fatto esplodere il settore ospiti con la rete decisiva al 94’: una corsa di 60 metri per andare ad abbracciare l’autore del gol, da perfetto ingranaggio di un meccanismo che funziona.