Per un difensore centrale, il gol non è certamente la prima ambizione. Ma quando arriva, non può che far bene. Tanto più per uno come Daniele Rugani, che con la maglia della Juve non segnava dal 2 febbraio 2019: allora contro il Parma finì 3-3, con la rete del classe 1994 e una doppietta di Cristiano Ronaldo. Un tiro di destro tre anni fa, un colpo di testa ieri contro la Sampdoria, quando la gioia per lui è stata probabilmente ancora maggiore. Non solo per il contributo del suo gol alla vittoria finale - comunque decisivo, con il match ancora fermo sull'1 a 0 - ma anche e soprattutto per una ritrovata consapevolezza: quella di poter essere una pedina importante per la Juve, non solo da riserva

Juve, De Ligt a JTV: 'Dobbiamo migliorare in attacco. Rugani sta facendo bene'
Anche perchè Rugani, una riserva non lo è più. E questo non solo "grazie" agli infortuni concomitanti di Bonucci e Chiellini, o alle squalifiche di De Ligt, ma in primis alla sua capacità di farsi trovare pronto, di offrire le garanzie necessarie a una squadra che spesso, nella prima parte di stagione, si è vista privata dei suoi punti di riferimento. Quando c'è stato bisogno di lui, Rugani ha risposto presente, scrollandosi la ruggine della panchina di dosso per fare ciò che serviva, senza picchi ma nemmeno senza grosse sbavature. E il premio, prima o poi, doveva arrivare: eccolo, il gol, a impreziosire la sua quinta consecutiva, un filotto che forse neanche lui si aspettava di guadagnare. La sua esultanza dice tutto. E ora la Juve ne vuole vedere molte altre...