Come racconta il Corriere dello Sport, per la Juventus, il futuro è adesso. In società e sul campo. Dunque, c'è necessità di cambiare anche i volti della società, in attesa di difendersi adeguatamente in tutte le sedi. Ma chi accompagnerà Ferrero e Scanavino in questa nuova era? E quanto sarà 'ad interim' la nuova dirigenza? 

LA NUOVA JUVE - L'abbiamo detto: sarà un governo di “tecnici”, per rifarsi alla politica, la cui composizione si scoprirà prima della riunione assembleare. Exor, l’azionista di maggioranza che controlla la Juventus, renderà nota la lista dei nuovi amministratori entro il 24 dicembre, entro cioè venticinque giorni dall’assemblea. Gianluca Ferrero, commercialista di lungo corso e da sempre vicino a Casa Agnelli, sarà appunto il nuovo presidente. L’altra pietra angolare del rilancio è già stata individuata in Maurizio Scanavino, ad del gruppo editoriale Gedi e altro uomo fiducia di Elkann, nominato direttore generale. "Sarà proprio Scanavino l’uomo forte in azienda: da lui passeranno tutte le decisioni principali", sostiene il quotidiano.

Christillin: 'Mai più un altro Qatar, voto manipolato, una questione di buste'
NUOVO CDA - Tante voci si rincorrono anche sul nuovo CDA. I nomi più accreditati portano ad una conferma di Suzanne Heywood, già presente nel consiglio dimissionario. È una manager inglese anch’essa molto vicina ad Elkann e riveste già un ruolo di primo piano in Exor in qualità di chief operating officer ed è anche presidente di Cnh e Iveco". Un altro manager di Exor che potrebbe essere cooptato è il francese Benoît Ribadeau-Dumas. Nel medio termine, poi, potrebbero esserci altri cambiamenti o inserimenti nel management: Evelina Christillin e Alessandro Del Piero sono nomi sempre attuali.