Calma ed esperienza. Questi, secondo Massimiliano Allegri, gli ingredienti essenziali per preparare i giovani a giocare su alti livelli, in contesti come quello della Juve che, per quanto possa essere una dura verità, non sono alla portata di tutti. A tracciare il quadro della situazione in casa bianconera è l'edizione odierna di Tuttosport, che fa il punto su Nicolò Fagioli e i suoi "fratelli" potenzialmente in grado di fare il grande salto e insediarsi stabilmente tra le file della Vecchia Signora. Fagioli, si diceva: sì, perchè il primo della lista è proprio lui, che era comparso in prima squadra nella stagione 2018-19, l'ultima del primo ciclo di Allegri, per poi "sparire" con Sarri e Pirlo, fermandosi sostanzialmente nell'Under 23; in prestito alla Cremonese, il classe 2011 sta disputando una stagione di alto livello, che sembra averlo preparato per il ritorno alla base con un bagaglio di esperienza importante, da mettere a frutto in palcoscenici di rilievo.

Juve, De Winter: 'La mia partita in Champions? Momenti fantastici...'
Ma il giovane piacentino non è il solo "osservato speciale". Per la Juve del prossimo futuro, gli occhi sono attentamente puntati anche su Radu Dragusin, passato dal prestito alla Sampdoria a quello alla Salernitana dove con Davide Nicola ha trovato continuità, così come su Koni De Winter, "un difensore moderno che - parola di Lamberto Zauli - sa giocare e pensa al calcio 24 ore su 24". Ancora, per l'attacco c'è Marley Aké, al momento fermo per un problema muscolare, mentre per il centrocampo i riflettori sono accesi su Fabio Miretti, protagonista della storica "impresa" in Youth League della Primavera e spesso integrato fra i "grandi". Senza dimenticare l'argentino Matias Soulé, di nuovo convocato dal CT Scaloni in Nazionale. Le fondamenta sembrano essere buone, per tutti. Sarà il tempo, poi, a dire se la Juve ha davvero tra le mani una rosa di campioni.