Allegri valorizzatore di giovani. Allegri non vede i giovani. Due punti di vista totalmente opposti che, spesso, nel corso di questa stagione, ma non solo, si sono scontrati pesantemente. Come spesso accade, la verità sta nel mezzo e il caso di Nicolò Fagioli lo dimostra.
 
Ieri, il centrocampista classe 2001 è stato premiato dalla Serie A come il miglior Under 23 della stagione. Il giusto premio per Fagioli che, in più di un’occasione, si è caricato sulle spalle il peso della mediana bianconera dimostrandosi anche decisivo in alcune partite.
 
Prima di prendersi la ribalta, però, il giocatore aveva le valigie in mano. Dopo i tira e molla estivi, il centrocampista, nell’ultimo giorno di mercato, era ormai convinto ad andare a giocare in un altro club di Serie A in prestito, magari proprio in quella Cremonese che ha contribuito a farlo diventare grande. Niente da fare, a sorpresa si sblocca il prestito di Zakaria che parte in direzione Londra, si svuota uno slot e Fagioli rimane.
 
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Rimane, ma nella prima parte di stagione scalda la panchina. Prima di Lecce, per lui, solo 59 minuti in campo e una lunga sfilza di esclusioni dall’11 titolare. Poi la svolta, la Juventus è in piena emergenza e Allegri scommette sul classe 2001. In terra salentina, fagioli sfrutta appieno l’occasione, gioca bene e segna il gol che vale la vittoria. Una settimana più tardi replica contro l’Inter. Da lì in poi, entra di diritto nelle rotazioni con un ruolo centrale negli schemi del tecnico livornese.
 
Con il senno di poi, quando chiaramente è più facile giudicare, si può sottolineare l’errore iniziale, quello di preferirgli troppo spesso un McKennie che poco aveva da dare e si è visto anche a Leeds. Allo stesso tempo, anche se tardiva, alla fine la fiducia è arrivata. In questo caso, la verità sta nel mezzo, ma c’è una certezza: il futuro di Fagioli è da colonna della Juventus.