A differenza di Salernitana-Juve, nessuna polemica arbitrale nel match di Coppa Italia tra i bianconeri e il Frosinone. L'episodio centrale è il rigore fischiato per il fallo su Miretti; tutti concordi sull'assegnazione anche se secondo la Gazzetta dello Sport, Locatelli ha rischiato su un'entrata in mezzo al campo. Di seguito la moviola dei giornali.


Juve-Frosinone, la moviola dei giornali


TUTTOSPORT - Al 5’ Sacchi non rileva un fallo di Mazzitelli su Yildiz un paio di metri fuori dall’area del Frosinone: sarebbe stata punizione. Ineccepibile il rigore concesso alla Juventus all’8’: Miretti si incunea in area tra tre avversari e Lirola in scivolata lo colpisce. Manca il cartellino giallo per il difensore, visto che Miretti aveva un’evidente opportunità di segnare. Eccessiva invece l’ammonizione a Locatelli al 20’, per un intervento con cui cerca (e trova) la palla prendendo poi anche Mazzitelli: ok il fallo, non il giallo. Giusto invece quello mostrato a Kostic per la scivolata in ritardo su Okoli al 32’. Nella ripresa rischia un po’ Lusuardi su Gatti in area al 7’, spingendolo col gomito tra costato e schiena: non è proprio alle spalle del bianconero e dunque la carica si può considerare regolare (cosa che fa lo stesso Gatti). Giustamente annullato per fuorigioco il gol di Milik al 12’, ci sta il giallo a Gatti per la rovesciata pericolosa al 27’. 

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GAZZETTA DELLO SPORT - Una sola sbavatura: la non concessione del vantaggio al Frosinone (31’ st) per il giallo a Kostic. Bravo Sacchi a sanzionare subito l’intervento di Lirola su Miretti: è rigore che Var e Avar (La Penna Aureliano) avallano. Locatelli su Mazzitelli: palla sì ma tacchetti esposti. Quasi arancione... Lusuardi-Gatti: intensità lieve, niente rigore, ok.

CORRIERE DELLO SPORT - Partita molto semplice per Sacchi, epperò, visti i tempi che corrono, è stato bravo a non complicarsela, facendo le cose semplici, senza strafare. Bravo nel dare subito il rigore,  
forse (anche senza forse) avrebbe potuto aspettare la fine dell’azione per ammonire Kostic (alle proteste del Frosinone risponde con un «ma dove volevi andare?», anche se non sono valutazioni che spettano all’arbitro).