Effettivamente i presupposti per un traguardo del genere sembravano esserci tutti. Con il "cioccolatino" servito ad Angel Di Maria nel match di Europa League contro il Friburgo, Filip Kostic ha raggiunto la doppia cifra stagionale di assist, indubbiamente la sua specialità come aveva già avuto modo di mostrare ai tempi dell'Eintracht Francoforte. Dire che l'esterno serbo ha soddisfatto le aspettative della Juve è riduttivo: nell'analisi delle sue prestazioni, passaggi decisivi a parte, è doveroso infatti ricordare che ad oggi ha già collezionato 35 presenze per un totale di 2.540 minuti in campo, che lo rendono uno tra i giocatori più impiegati in assoluto da Massimiliano Allegri. Una continuità sorprendente, per uno chiamato ad agire a tutta fascia. Ah, che nel frattempo ha anche realizzato due reti.

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Ma torniamo agli assist. Come dicevamo sono già 10 in totale nel bottino di Kostic, che finora ha mandato in gol 8 giocatori diversi: i più "fortunati" in questo senso risultano essere Gleison Bremer e Moise Kean, entrambi a segno per due volte grazie a un suo passaggio; gli altri sono Arek Milik, Adrien Rabiot, Nicolò Fagioli, Juan Cuadrado, (l'ex) Weston McKennie e Angel Di Maria, questi ultimi in rete rispettivamente in Champions League (contro il PSG) e in Europa League (giovedì sera contro il Friburgo). Niente male, insomma. 

Eppure non c'è la sensazione che manchi qualcuno all'appello? Non è solo una sensazione, è la realtà. Nell'elenco non compare Dusan Vlahovic, proprio il centravanti che i tifosi bianconeri speravano potesse formare una coppia da urlo con l'amico e connazionale Kostic, con il quale aveva già avuto modo di sintonizzarsi in Nazionale. La sinergia tanto attesa non si è ancora palesata in bianconero (anche a causa delle difficoltà del giovane bomber), almeno finora. Il Filip "da 10" merita anche la lode, ma ora serve l'aiuto di Dusan.