Ha ribadito l’ovvio, ma ai tifosi non è andato giù. Cristiano Giuntoli, ai microfoni di Dazn nel pre Fiorentina-Juventus, ha ripetuto: “Noi sinceramente ci guardiamo indietro, puntiamo al quarto posto, quindi sarebbe importante fare punti per avere un margine di distacco nei confronti delle avversarie”.
 
Apriti cielo. Soprattutto sui social, una serie di attacchi contro il dirigente bianconero reo di non rispettare la storia vincente del club. L’impressione è che, più delle parole pronunciate in televisione, a scottare sia la delusione di chi ha creduto che l’arrivo di Giuntoli coincidesse, nell’immediato, con una rivoluzione in casa Juve, dalla guida tecnica, alla rosa, agli obiettivi.
 
Juve da under fisso. Se vincere è davvero l’unica cosa che conta, Allegri è tornato leader
Il problema è, quindi, nelle aspettative che si sono create. Ma basterebbe ascoltare, osservare i fatti, per capire che questa Juve ha bisogno di più boccate d’ossigeno per tornare a respirare. La situazione dei conti è ancora delicata: serve sforbiciare dove si può ma serve, soprattutto, qualificarsi alla nuova Champions. Quella che garantisce maggiori introiti e che permetterebbe alla macchina bianconera di ripartire a pieni giri.
 
Certo, vista la classifica, crediamo sia superfluo dire che anche dalle parti della Continassa una sbirciata in avanti la si dia. Vincere è l’unica cosa che conta, ma oggi i conti sono più importanti. Lo scudetto è un sogno nel cassetto, il quarto posto un obiettivo vitale.