Non c'è tempo per pensare e riflettere sul pareggio contro l'Inter, accettato sicuramente ma probabilmente anche voluto dalla Juve e soprattutto da Massimiliano Allegri, consapevole che una sconfitta avrebbe pesato in negativo più di quanto lo avrebbe fatto in positivo vincere. Rispetto alle abitudini di questa anomala stagione senza coppe, ci sarà meno tempo per preparare la prossima sfida contro il Monza (in programma Venerdì). 

 "Ora c'è il Monza che è una squadra tosta, l'anno scorso abbiamo perso due volte e senza segnare, sarà difficile, va affrontata con testa, bisogna prepararla nel migliore dei modi", le parole di Allegri dopo Juve-Inter. Dichiarazioni a "caldo" ma con la mente "fredda" pensando subito al prossimo impegno. Vero è che il tecnico livornese (come quasi tutti d'altronde), parla sempre di partite difficili e avversari tosti. Lo ha fatto anche poche settimane fa quando ha dovuto affrontare Cagliari e Verona in casa. In questo caso però, non sono solo frasi fatte e di circostanza per evitare cali di tensione.

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A Monza, per la Juve, sarà davvero una partita complicata. Lo è per tre motivi; il primo, quello più "banale", riguarda la forza di una squadra che è più vicina alla Champions League che alla zona retrocessione. Palladino ha perso solo una delle ultime 10 partite di campionato (fuori casa contro la Roma, giocando in 10 per gran parte della partita e andando vicino al pareggio). 

Resta poi da capire come la Juve uscirà dallo scontro diretto appena giocato con l'Inter. Il risultato è stato accolto positivamente dall'ambiente. La squadra è rimasta lì in piena lotta per lo scudetto e ha dimostrato di potersela giocare con i nerazzurri anche nel "duello" faccia a faccia. E' evidente però come sia stata una gara in cui sono state spese tante energie a livello mentale, già a partire dai giorni precedenti. Una situazione che vista la gioventù della rosa dovrà essere gestita con attenzione. Pensare di aver "superato" l'ostacolo più importante con conseguente "rilassamento" può portare a spiacevoli sorprese che rovinerebbero quanto di buono fatto fino ad ora.

E infine, ci sarà il "fantasma" di quando successo l'anno scorso. Zero punti fatti contro la squadra di Palladino e zero gol. All'U-Power Stadium terminò 1-0 e fu l'antipasto di quanto poi sarebbe successo contro il Maccabi Haifa in Champions League. Al ritorno invece, poco dopo la prima penalizzazione di 15 punti, arrivò il tracollo casalingo per 2-0. Esattamente un anno fa iniziava la rivoluzione in casa Juve con le dimissioni del CdA e tutto ciò che ne è conseguito. Ecco, Venerdì ci sarà un motivo in più per dimenticare la passata stagione.