La nuova Juve sta prendendo forma. In campo per quanto riguarda gli incoraggianti risultati di questo inizio, ma anche sul mercato. La strategia è cambiata ormai da tempo, con il club che punta sui giovani, sugli investimenti sostenibili e su giocatori con un ingaggio basso. Nuovi talenti da far crescere, senza dimenticarsi di lottare per vincere. La linea di Elkann, Ferrero, Giuntoli e Allegri, la linea del nuovo che avanzerà per riportare la Juve in vetta all'Italia, e non solo.

NUOVO PERCORSO - Un nuovo corso che è ripartito dai più giovani, quei talenti nati negli anni 2000 che fanno già parte della rosa. Da ieri sono diventati, ufficialmente, due in più: Dean Huijsen e Kenan Yildiz, i classe 2005 aggregati da tempo che ieri sono stati annunciati dalla Juventus. Sono loro i "primi nuovi colpi", che nell'immediato non bastano a colmare le lacune tecniche e numeriche di una rosa che punta al quarto posto, ma sogna in grande. Così la dirigenza bianconera si guarda intorno e le necessità da sistemare sono primariamente due: serve una mezz'ala di qualità e gol, ma serve anche un po' di estro là davanti, un esterno principalmente, che dia modo di cambiare anche modulo, che dia soluzioni offensive diverse. Nel primo caso i nomi si sprecano - da De Paul a Thuram, Phillips e altri -, nel secondo le idee portano principalmente a due piste: Domenico Berardi e Jadon Sancho, di cui si è parlato molto come suggestione in prestito. Ma aldilà dei nomi, ciò che sembra chiara è la strada da percorrere: due colpi servono, per lottare. Esigenze e desideri per sognare in grande.