Le quattro carte da cui ripartire sono chiare: Federico Chiesa, Matthijs de Ligt, Dejan Kulusevski e Weston McKennie. Sì, perché la Juve per averli ha speso, investito e ora vuole puntarci. Forte. Hanno dimostrato e stanno dimostrando di essere ragazzi da Juve, così su di loro si costruirà il futuro. La via l'ha ribadita John Elkann nella giornata di ieri e anche per il mercato le scelte andranno in quest'ottica. Dal colpo Locatelli alle conferme di Rodrigo Bentancur e Arthur, oltre Merih Demiral, presente ma insieme a Rabiot anche sul mercato come possibile cessione. Restano i casi spinosi, da Dybala a Ronaldo, che andranno risolti nelle prossime settimane. Però, l'idea è chiarissima: giovani per il futuro e strategia da rivedere. 

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Fino ad ora la Juve ha investito su giocatori pronti ed esperti, ora cambia filosofia. Vuole giovani da formare per più anni, affamati e che crescano insieme ai colori bianconeri. Non più campioni verso il tramonto con ingaggi extralarge. I risultati e la crisi impongono un'inversione di rotta imprescindibile. C’è già stata e continuerà in maniera ancora più massiccia, sottolinea Tuttosport, con la curva degli ingaggi che sta calando e calerà, oltre ad alcune cessioni pesanti. La strategia porta anche a meno parametri zero, da strapagare in termini di ingaggi. John Elkann ha parlato: una Juve modello Bayern per l'assalto all'Europa.