Tornato alla
Continassa con il sorriso in faccia e la sensazione di dover far presto le valigie. Alle spalle la delusione della retrocessione con il
Leeds e le critiche dei tifosi inglesi. Davanti a sé, la necessità di trovare una squadra per la prossima stagione e l’etichetta di esubero cucita addosso. Poi cambia tutto, anche se la situazione sembra momentanea:
Mckennie è convocato per la tournée negli
Stati Uniti: ragioni numeriche e per lo più commerciali, qualcuno mormora.
E invece no.
Weston convince tutti – meno che
Allegri che è sempre stato un suo estimatore -, e strappa un posto in prima squadra per la stagione 23/24: è lui a contendersi un posto sulla destra con
Weah.
Il mercato è andato così e tocca fare di necessità virtù.
Una scommessa. Una scommessa vinta. È proprio questo il messaggio che si nasconde dietro
quel sorriso sornione e mal celato che Massimiliano Allegri sfoggia nel momento in cui Mckennie viene sostituito nella partita contro la
Lazio – dove è stato uno dei migliori -, e si avvicina alla panchina. Ma prima il saluto e il sorriso del suo tecnico.
Una storia di sport, di redenzione, di rinascita. Una storia che, adesso, può fare la fortuna della Juve.
Con un avvertimento: “deve tenere a livello mentale”. Lo scatto definitivo sta tutto qui.