Quella che sta entrando nel suo periodo più caldo, tra le tante altre cose, in casa Juve è stata la stagione dei giovani. Mai come quest’anno la Juventus Next Gen ha rappresentato un ponte verso la prima squadra e il pubblico ha imparato a conoscere giocatori fino ad oggi noti solo a chi segue Primavera e squadra B. E’ stata, anche, la stagione della conferma per chi si era messo in mostra sul finire della passata stagione, come Fabio Miretti, finito sulla graticola dopo la manciata di minuti giocati – male -, contro la Lazio.
 
 Alti e bassi, giocate decisive ed errori, anche grossolani. Inutile illudersi, perché è questo il percorso che un diciannovenne incontra alla sua prima vera stagione nel calcio che conta. Poi c’è il talento, quel qualcosa in più che si percepisce al volo, quello che ha bisogno della maturità e della tranquillità per emergere in tutta la sua bellezza. Ma la domanda è: il tifo bianconero è pronto ad aspettarlo? Dopo la Lazio, la risposta sembrerebbe di no.
 
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Ci saranno altri Miretti, ci saranno gli Yildiz, gli Huijsen e tanti altri, visto quanto sta lavorando bene il club bianconero sotto questo aspetto. Ci saranno, arriveranno in prima squadra, metteranno in mostra il talento e sbaglieranno, magari anche in maniera pesante. Ma andranno protetti, perché la strada è quella giusta, questi giovani sono linfa nelle vene di un club che cerca di rinascere, al netto anche degli errori.