Adrien Rabiot - il capitano - ha scoperto le carte: l'obiettivo della Juve è lo scudetto, questa squadra può farcela. E forse, anche se non lo ammette, ci crede pure Massimiliano Allegri, che infatti ha capito benissimo qual era il risultato da portare a casa nel Derby d'Italia valido per la 13^ giornata di Serie A: il pareggio. Certo, una vittoria contro i rivali di sempre avrebbe sicuramente dato ai bianconeri un'incredibile botta di autostima, un'iniezione di fiducia di quelle che possono bastare per mesi e imprimere una svolta decisiva al percorso, ma ieri sera per la Vecchia Signora era fondamentale innanzitutto non perdere, per scongiurare il pericolo di veder l'Inter prendere il largo e volare a +5, acquisendo al contempo consapevolezza nei propri (limitati) mezzi. 

Juve-Inter 1-1: decidono Vlahovic e Lautaro, i bianconeri restano secondi
SCELTE EMBLEMATICHE - Lo ha capito, Allegri, che non a caso nel momento della gara in cui i tifosi bianconeri speravano in una mossa offensiva - magari con una chance per Kenan Yildiz - si è affidato alle sue certezze, mandando in campo Manuel Locatelli e poi persino un Alex Sandro che sembrava ormai sparito dai radar, oltre ad Arek Milik e Moise Kean ma solo per dare il cambio ai due attaccanti titolari, che avevano speso molto e non potevano più garantire ciò che chiedeva loro, in una fase delicata della partita. Insomma Max ha preferito non esagerare, forse anche conscio della superiorità tecnica di un'Inter che, a dir la verità, ha lasciato la sensazione di essersi a sua volta un po' ritratta, accontentandosi di un punto per non rischiare di perdere.

PIEDI PER TERRA - La strategia di Allegri, che magari molti tifosi non avranno apprezzato, serviva forse anche a limitare l'entusiasmo di una Juve che deve necessariamente mantenere i piedi per terra se vuole crederci fino alla fine, ricordando che, rispetto una squadra come l'Inter, può contare "solo" sulla forza del gruppo, più che sulla capacità di singoli giocatori di fare la differenza con costanza. Senza arrivare a dire che questo pareggio vale come una vittoria, certamente il punto conquistato ha lasciato alla Juve una consapevolezza chiara, quella di potersela giocare con chiunque e di aver intrapreso un percorso di crescita decisa, che può passare anche da qualche errore come quello commesso dalla difesa bianconera in occasione del gol di Lautaro Martinez. Forse è ancora presto per dire dove questo cammino porterà, ma certamente Allegri ha le idee chiare. E chissà che le parole del suo "pupillo" Rabiot non possano essere proprio il riflesso del suo pensiero...