"Non è squadra. Basta poco per definire l’attuale Juve: lo rivela la posizione in classifica, lo dicono i diretti interessati. Il labiale che sarebbe sfuggito a Chiellini con Allegri durante la gara persa con l’Empoli è più che verosimile". Lo racconta la Gazzetta dello Sport, che aggiunge: "Siamo davanti a un’incompiuta: non è un’impressione, ma un’istantanea bene a fuoco. Nel progetto in divenire ci sono evidenti falle, alla formazione bianconera mancano almeno due pedine fondamentali: un regista e un vero centravanti. [...] La Signora non trema, però non può fare finta di nulla: quei cinque punti di distacco dalle prime dopo due turni di campionato si possono recuperare, comunque sono un segnale d’allarme. Allegri è specialista in rimonte, deve trasmettere tranquillità e fiducia a oltranza. È il terzo allenatore nelle ultime tre stagioni, sale su una giostra che in casa bianconera è diventata vorticosa, ai limiti del capogiro. Se Max è tornato a gran richiesta a Torino, un motivo c’è: ha titoli e carattere, la storia parla a sua favore. Ma il sospetto è che la missione stavolta sia molto più difficile, con tanti, troppi rebus da risolvere: dovrà superare se stesso nell’arte di arrangiarsi, con ciò che passa il convento bianconero".