Compattare il gruppo, sì, ma anche mettere la lente d’ingrandimento sul gruppo, scandagliare azioni e reazioni dei singoli, scegliere da chi ripartire. Questo uno degli obiettivi del mini ritiro che ha anticipato il Derby della Mole. I primi effetti si sono visti proprio ieri sera, nell’atteggiamento e nel risultato finale. Ma anche, e soprattutto, in alcune scelte di Massimiliano Allegri.
 
Innanzitutto, salta subito all’occhio la scelta di tenere fuori il capitano Leonardo Bonucci. Ancora una volta, in un momento così delicato, il centrale difensivo parte dalla panchina: gestione delle forze è la versione ufficiale, nessun caso. Impossibile, però, dall’altra parte, non notare un Danilo che è sempre più leader della squadra. Al brasiliano, per esempio, il compito di caricare la squadra prima del fischio d’inizio, toccare le corde dell’emotività, sottolineare come sia indispensabile l’aiuto al compagno in difficoltà, passare sopra gli errori. Fu sempre Danilo, ancora, ad andare sotto il settore ospiti a Monza, per chiedere ai tifosi di sostenere la squadra prima del match.
 
Sampdoria Women-Juve Women 0-4: super Nilden con una doppietta, a segno Bonansea e Cantore
Ad emergere, sempre nella partita di ieri sera contro il Torino, il ruolo di Dusan Vlahovic. Al di là del gol, si è preso le responsabilità del leader: lo si nota chiaramente nell’azione del gol divorato da Kean; prima una pacca all’attaccante, poi un applauso a Kostic per il pallone messo nel mezzo. Un gesto importante e pesante, quasi quanto il gol vittoria.

In mezzo al campo, invece, la voglia di riscatto di Manuel Locatelli - anche lui ieri ha, con le corse e con i gesti, vestito i panni del leader, aiutando i compagni -, e non il regista tanto ricercato sul mercato, Leandro Paredes. Colonne da cui partire, per ricostruire le fondamenta, lasciare a terra le macerie e dare un futuro a questa Juventus.