Innanzitutto, salta subito all’occhio la scelta di tenere fuori il capitano Leonardo Bonucci. Ancora una volta, in un momento così delicato, il centrale difensivo parte dalla panchina: gestione delle forze è la versione ufficiale, nessun caso. Impossibile, però, dall’altra parte, non notare un Danilo che è sempre più leader della squadra. Al brasiliano, per esempio, il compito di caricare la squadra prima del fischio d’inizio, toccare le corde dell’emotività, sottolineare come sia indispensabile l’aiuto al compagno in difficoltà, passare sopra gli errori. Fu sempre Danilo, ancora, ad andare sotto il settore ospiti a Monza, per chiedere ai tifosi di sostenere la squadra prima del match.
In mezzo al campo, invece, la voglia di riscatto di Manuel Locatelli - anche lui ieri ha, con le corse e con i gesti, vestito i panni del leader, aiutando i compagni -, e non il regista tanto ricercato sul mercato, Leandro Paredes. Colonne da cui partire, per ricostruire le fondamenta, lasciare a terra le macerie e dare un futuro a questa Juventus.