La Juventus in due anni ha perso un terzo del suo valore. Prima valeva quasi un miliardo, ora quasi 650 milioni. E il Covid non è l'unica motivazione. I risultati sono la prima richiesta a Max Allegri, naturalmente, ma non solo. Sì, perché il club ha bisogno di ricreare valore, avendo tanti, tantissimi giovani in rosa. Il valore della Juve in due anni e un mese è crollato di un terzo e dopo la doppia gestione Sarri-Pirlo Allegri riprende tutto in mano, partendo da una situazione non idilliaca, come raccontano le stime del portale specializzato Transfermarkt. Un crollo del 32,5% che è figlio della crisi post-Covid, soprattutto ma non soltanto: ci sono errori passati che pesano e si ritrovano in un progressivo calo di rendimento, come racconta il Corriere dello Sport. Il -32,5% rispetto a quel 1° agosto 2019 è un dato forte - meno 25,9% rispetto alla rosa definitiva messa a disposizione di Sarri - e da qui Allegri riparte. Senza più Ronaldo, con tanti giovani da far diventare giocatori veri. 
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