La Juventus ha difficoltà in difesa e soprattutto in attacco. Qualcosa che si sta accentuando notevolmente nelle ultime giornate, dove finché non si è subito gol si è potuto inneggiare al "corto muso" allegriano, ma quando il Sassuolo ha preso d'infilata due volte la retroguardia bianconera all'Allianz Stadium è arrivata una debacle da dimenticare. Anzi, da ricordare perché non si ripeta.

Eppure, in tutto questo c'è un dato che può fare ben sperare Max Allegri. Tra la parte finale della scorsa stagione, con Pirlo allenatore, e l'inizio di questa, la Juve va a segno da 9 trasferte consecutive in Serie A: dopo il ko per 1-0 a Bergamo con l'Atalanta di aprile, ecco l'1-1 di Firenze, il 2-1 di Udine, il 3-1 sul Sassuolo e il 4-1 sul Bologna che (complice proprio Faraoni del Verona) ha garantito la qualificazione in Champions; nell'Allegri-bis, il 2-2 di Udine, il ko 2-1 di Napoli, il 3-2 sullo Spezia, l'1-0 nel derby all'Olimpico Grande Torino e l'1-1 con l'Inter. Oggi, alle 18, c'è un Bentegodi da espugnare. Per prolungare una striscia che deve avere come obiettivo le 16 gare fuori casa in gol consecutive del 2020. Quando sulla panchina juventina sedeva Sarri, vituperato e cacciato come se quello scudetto "di corto muso" su Inter e Lazio fosse da buttare via. Oggi c'è da rincorrere dal gradino del 7° posto in classifica e dall'8° peggior attacco del campionato.