Lo riporta La Gazzetta dello Sport. Il simbolo del muro che è tornato a impenetrabile è Milan Skriniar, straordinario nel rendere piccolo piccolo Dusan Vlahovic. "Skrniar aveva un conto in sospeso col serbo, capace di prendersi gioco di lui tre stagioni fa, quando l’Inter a Firenze venne raggiunta dal primo grande acuto del giovane Dusan contro una big - scrive il quotidiano -: un capolavoro di tecnica e potenza che aveva portato Skriniar sul banco degli imputati per una vittoria sfumata nel recupero".