Juve-Inter, e basterebbe scrivere questo. Perché se è vero che un big match si prepara da sé, vale lo stesso con il presentarlo. In più, il 26 novembre il Derby d’Italia torna ad essere una gara importante per i primissimi piani della classifica, lì dove ultimamente la Vecchia Signora è mancata. Non sarà decisiva, manca ancora troppo alla fine, ma sicuramente è una partita che dirà molto delle ambizioni della Juventus.
 
Ma come ci arrivano le due squadre? Sicuramente non nel migliore dei modi, non come si vorrebbe approcciare un big match. Le assenze ci saranno da una parte e dall’altra ma, in questo momento, a pagare il dazio più pesante all’infermeria è la Juventus. Inzaghi dovrà fare a meno di BastoniAcerbi con Darmian e De Vrij dovrebbero comporre il terzetto difensivo -, e di Pavard. In dubbio Cuadrado che sta facendo di tutto per recuperare, per dimostrare allo Stadium che no, non è un calciatore finito. Benché il suo inizio di stagione dica altro.
 
Juve, come sta McKennie verso l'Inter
Situazione peggiore e più dubbi per Massimiliano Allegri. Molto probabilmente non ci sarà Manuel Locatelli, l’equilibratore della squadra con il suo lavoro invisibile ma concreto a protezione della difesa. A centrocampo dovrebbero recuperare sia McKennie che Miretti che, però, non saranno certo al top della forma tra tendinopatia al ginocchio e lombalgia. Situazione simile per Alex Sandro e Weah che dovrebbero rientrare tra i convocati anche se non saranno al 100%. In difesa, ed è ormai un’abitudine, scelte obbligate con Danilo ancora out.
 
L’infermeria non sorride a Massimiliano Allegri che, però, ha tre armi in più per provare ad avere la meglio di Simone Inzaghi. Ci sarà il fattore ambientale: Allianz Stadium tutto esaurito e rovente per uno dei match più attesi dell’anno. Rovente come dovranno esserlo le due punte – presumibilmente Vlahovic e Chiesa -, che arrivano da un lungo periodo senza gol con la maglia di club. Quale occasione migliore per sbloccarsi? E, per finire, la Juventus arriva con diversi chilometri in meno nelle gambe, rispetto all’Inter impegnata in Champions League in questi mesi.