La Juventus si presenta al Derby d'Italia come squadra caratterizzata dalla compattezza difensiva, dalla forza fisica e da un contropiede dinamico, guidato da Chiesa, Kostic e gli inserimenti di Rabiot, quest'ultimo chiamato a sostituire probabilmente l'infortunato Locatelli. Dall'altra parte, l'Inter offre un gioco più completo, alternando il fraseggio alle ripartenze e vantando un primato fuori casa con cinque vittorie in altrettante trasferte e un solo gol subito.

APPROCCI DIVERSI - Gli allenatori Allegri e Inzaghi, pur somigliandosi nel pragmatismo e nella tradizione calcistica, non seguono le mode, ma preferiscono un approccio tattico piuttosto che strategico, come sottolineato da Arrigo Sacchi. L'analisi statistica di Opta dopo dodici giornate rivela le diverse approccio difensivo delle due squadre, con la Juventus che tiene il campo con un baricentro medio e un recupero palla basso, mentre l'Inter accorcia ulteriormente le distanze tra difesa e attacco. Il match promette di essere un derby "italiano" nel vero senso della parola, con Sacchi che consiglia a Inzaghi di non imitare il contropiede di Allegri. Entrambi gli allenatori sanno sorprendere, ma l'Inter, nonostante le vulnerabilità difensive occasionali, mostra un equilibrio notevole con il miglior attacco e la difesa meno battuta del campionato.

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ASSENZE PESANTI - Le assenze di Pavard e Bastoni potrebbero rendere il reparto arretrato dell'Inter più vulnerabile, ma la solidità e la potenza della squadra potrebbero compensare. La Juventus, dopo il tracollo contro il Mapei, ha alzato il muro difensivo e conquistato sei vittorie su sette partite, subendo solo un gol. Entrambe le squadre si preparano a uno scontro emozionante, con Chiesa, Lautaro, e Vlahovic tra i giocatori più attesi. Il Derby d'Italia sarà la duecentocinquantesima sfida nella storia del calcio italiano, la partita più giocata di sempre in Serie A (181 volte) che promette emozioni e spettacolo sul campo.