DIFFERENZE CON IL PADRE - "Intanto Timothy non assomiglia al papà, da un punto di vista calcistico. Il papà era un centravanti che faceva tanti gol, veloce e potente. Lui non ha una grande fisicità, però è molto rapido e molto tecnico, bravo nell’uno contro uno. È un’ala che ultimamente è stata adattata a giocare anche un po’ più indietro, quasi da esterno a tutta fascia. È comunque un giocatore con buonissime qualità tecniche, rapido. Non ha grande forza atletica e non essendo un gigante non è molto forte nel gioco aereo".
DAL PUNTO DI VISTA TECNICO - "È rapido, veloce e ha una bella tecnica sia con il destro, che è il suo piede preferito, sia con il sinistro. È proprio un giocatore tecnico, questa è la definizione più calzante. Oltre che molto agile e molto rapido. Un buonissimo giocatore. E decisamente bravo nell’uno contro uno, gli manca solo un po’ di prestanza fisica... Da questo punto di vista non è Marcus Thuram, ecco, per citare un altro figlio d’arte di cui si parla molto".
EREDE DI CUADRADO? - "Sì, penso che possa essere l’uomo giusto. Poi ripeto, dovrà adattarsi un po’ a un campionato tattico come il nostro, dove si è molto attenti alla fase difensiva: su questo aspetto dovrà sicuramente lavorare in allenamento con lo staff tecnico bianconero".
IL RAGAZZO - "Personalmente ho conosciuto bene George, ma non lui. Però viene da una famiglia di alto livello, quindi credo abbia la giusta educazione e la capacità di inserirsi in un nuovo contesto. Sicuramente è un ragazzo per bene e anche di ottimo livello culturale".