Eravamo abituati a vederli lì, come un monolite, allo Stadium come in trasferta. Andrea Agnelli, Nedved, Arrivabene e Cherubini - unico rimasto -, seduti vicini, dopo aver assistito – sempre uno di fianco all’altro -, al riscaldamento della squadra da bordocampo. La prima grande differenza, che vuol dire poco ma fa effetto, è che Ferrero e Scanavino assistono al match distanti qualche seggiolino, con la scala a dividerli.
Dicevamo, è rimasto Cherubini. Non più seduto di fianco ai vertici del club, ma stretto ai suoi collaboratori, agli altri fautori e attori protagonisti del progetto giovani: Pessotto, responsabile del settore giovanile; Manna, responsabile della Next Gen, Scaglia, responsabile dell’Under 19. Distanza simbolica che sembra rappresentare il distacco, in questo momento, tra il binario su cui viaggia il progetto tecnico e quello su cui marcia la dirigenza, impegnata sui fronti economico-legali.