FUTURO - "C'è una percentuale altissima di rimanere. Settimana prossima mi incontrerò con la società per capire i programmi per rendere competitiva la Juve. Bisogna prepararsi alla festa di domani. Ci manca l'ultimo pezzettino perché se riuscissimo a non subire gol diventeremmo la squadra che per più partite non ha subito gol nella storia dei campionati italiani."
CHAMPIONS - "La Juve quando parte lotta per essere dentro tutti gli obiettivi a marzo. E' il DNA di una grande squadra. Uscire da una competizione abbassa gli stimoli e la stagione diventa pesante. E' giusto pensare di giorno in giorno ed è giusto giocare ogni tre giorni. Essere dentro tutti gli obiettivi è stimolante. L'anno prossimo sarà ancora più difficile ma ci sono obiettivi non irraggiungibili. Basta alzare l'asticella e azzerare tutto. I miei quattro anni qui sono stati tutti diversi. Il primo anno è stato quello della consapevolezza. La squadra è cresciuta in autostima, soprattutto in Europa. Nel secondo anno siamo stati molto tenaci. Siamo partiti che eravamo in fondo alla classifica, avevamo 10 punti in 12 partite poi abbiamo vinto 25 partite su 26. Il terzo è lo scudetto della costanza e questo è stato il più bello, è stato quello dell'orgoglio vinto contro un grande Napoli che domenica può fare il record di punti. Chi non fa i complimenti a questa Juve non ha rispetto del lavoro che i giocatori hanno fatto in questi anni."
CHI PARTE - "Non lo so, come sempre ci sono momenti di discussione e confronto che aiutano a crescere. Ci sono giocatori in uscita come Licht e Asa. Lichtsteiner è uno degli artefici dei sette scudetti, Asamoah ne ha vinti sei. Domani i tifosi devono ringraziarli per quello che hanno fatto. E' impossibile che non ci sia casino in uno spogliatoio. Chi rimane deve sapere che servono stimoli altrimenti è giusto andare via."
MERITI - "Non mi interessano gli artefici sono loro. Io ogni tanto li ho aiutati a perdere. Io mi diverto anche nei momenti difficili. Quando le cose diventano monotone perdo quella che è la mia caratteristica migliore, cioè arrangiarsi nel momento di casino e tensione. Quello è un momento che mi fa divertire ma è chiaro che con giocatori e una società come la Juve vincere è più facile anche se resta qualcosa di straordinario. Mettere in discussione quello che ha fatto la squadra in questi 4 anni per non parlare dei 3 precedenti vuol dire non essere obiettivi. Ma questo fa parte di un'educazione che spesso manca."
HIGUAIN E MARCHISIO - "Higuain è stato decisivo contro Napoli e Milan. A Napoli potevamo andare a -7 dal Napoli. Quando giochi in una grande squadra c'è la possibilità di passare del tempo in panchina. Con un attacco importante come la Juve è normale che qualcuno possa rimanere fuori. Questo fa parte dell'annata ma Higuain non è in discussione."
ANNO PROSSIMO - "Ogni anno devi trovare stimoli nuovi. Un pò li trovi dentro, un po' te li danno dall'esterno. Vincere aiuta a vincere perché dopo c'è sempre qualcuno che vuole batterti e tu devi alzare l'asticella per fare un'altra annata straordinaria."
OFFERTE - "La prima a sapere se io voglio andare via è la società. E' sempre stato così e sarà sempre così. Godiamoci la festa di domani e poi pensiamo ad incontrarci. Lo faremo la prossima settimana perché poi devo andare in vacanza."
FORMAZIONE - "Cuadrado e Berna non ci saranno di sicuro. In porta gioca Buffon, poi Licht, due tra Rugani, Barzagli e Benatia. Barzagli sarebbe da tenere fermo vista l'età e visto qualche serata che ha fatto. A sinistra gioca Sandro poi Marchisio a centrocampo e due tra Bentancur, Pjanic e Sturaro. Davanti dovrebbe giocare Dybala, Douglas Costa e Higuain o forse Mandzukic. Khedira non c'è, Howedes non c'è, Matuidi può riposare perché ha corso abbastanza. Asamoah parte dalla panchina e dopo può entrare assieme a Pinsoglio."
GIOCATA MIGLIORE - "Forse a Londra. Li vedi la differenza tra quando la palla entra o esce. Con quell'atteggiamento, soprattutto nella parte finale della partita con quel salvataggio di Chiellini e il salvataggio di Barzagli ha fatto la differenza. E' questa la cattiveria che ci vuole. Quando sei molle la palla picchia nel palo e va dentro. Se hai voglia gli episodi te li porti dalla tua parte."
VITTORIE - "Io ho sempre da guadagnare perché quando si riparte c'è sempre da guadagnare. Tutte le cose vanno rovesciate in positivo. Pensate se dopo il gol di Koulibaly ci fossimo messi a pensare che avremmo perso lo scudetto. Non lo abbiamo fatto e abbiamo lavorato pensando che loro un colpo lo avrebbero perso."