Quella contro il Milan non è stata la miglior prestazione di Matias Soulé con la maglia del Frosinone anche se serve molto di più per "cancellare" quanto ha fatto vedere il talento di proprietà della Juve in questi primi mesi sotto la guida di Eusebio Di Francesco. Sei gol, assist e giocate da predestinato che sono state il motivo principale per cui il Frosinone ha fatto così bene fin qui e che  hanno attirato l'attenzione in giro per l'Europa, in particolare in Premier League.

C'era stata una suggestione in casa Juve di riportare alla Continassa subito  il classe 2003. Un pensiero però che non è stato approfondito perché l'idea è di far crescere Matias in una squadra ideale per lui in questo momento fino alla fine della stagione. La Juve crede molto nel giocatore ma in questa fase storica, a guidare le scelte del club non ci sono solo questioni di campo ma economiche. La sostenibilità di cui spesso parla Cristiano Giuntoli passa anche dalle cessioni. Lo dimostra quanto successo in estate; nessuna grande uscita e di conseguenza solo una vera operazione in entrata, quella di Weah. 

Milan-Frosinone: per Soulé serata difficile ma...
Ecco perché ogni offerta che arriverà alla Continassa sarà valutata e poi, nel caso rimandata al mittente. Come già era successo con Vlahovic, sul mercato ma senza essere svenduto. Un discorso che vale a maggior ragione per Soulé. Giusto che la dirigenza valuti eventuali proposte ma per mettersi al tavolo e pensare seriamente di lasciar partire l'argentino, serve una proposta fuori mercato o quasi. Soulé non è solo un giovane di grandi speranze; ha dimostrato di essere già un giocatore pronto per fare la differenza in Serie A. Il Frosinone non è la Juve, certo, ma le prestazioni di Matias sono da Juve. 

In estate,  qualcuno aveva bussato per ingaggiare il 20enne a titolo definitivo. In particolare il Feyenoord ma la richiesta del club era stata chiara. Non meno di 20 milioni. Una cifra che a questo punto non può bastare. Pensare che Soulé sia incedibile sarebbe ragionare non considerando il momento che la Juve e tutte le altre società in Italia stanno attraversando. Chiedere però che sia trattato - anche sul mercato -  come fosse un titolare della Juve che verrà, è il minimo. Come Chiesa, Bremer e gli altri top...Soulé è sulla strada per entrare a far parte presto di questo gruppo.