Panchina lunga? Sì, ma... Non è un'opinione ma un dato di fatto: ora come ora quando Massimiliano Allegri, in campo, guarda alle sue spalle trova sì un buon numero di "seconde linee", ma allo stesso tempo non impiega molto a rendersi conto che di esperienza ce n'è poca, escludendo forse il solo attacco che però, spesso e volentieri, viene forzatamente gestito in base alle condizioni fisiche dei singoli. A San Siro contro il Milan, per esempio, l'unico giocatore di movimento escluso dall'undici titolare della Juve nato dopo il 2000 era Federico Chiesa, ma anche di fronte al Verona nessun subentrante negli altri ruoli aveva più di 23 anni. Una notizia ottima da un lato, se si guarda in prospettiva e si pensa al prezioso impatto che ha avuto sull'ultimo match un certo Andrea Cambiaso o all'esordio di Dean Huijsen al Meazza, ma meno confortante dall'altro, perché in certi momenti un po' di "malizia" in più potrebbe essere di aiuto.

La Juve è la 'bestia nera' della Fiorentina: i precedenti
GLI AVVERSARI - E proprio domenica allo stadio Franchi, come riflette Tuttosport, Allegri dovrà gestire con attenzione questo aspetto, dal momento che la Fiorentina vive una situazione opposta: nell'ultimo turno, a Roma contro la Lazio, Vincenzo Italiano poteva infatti disporre al suo fianco di ben sette elementi di movimento su nove con più di 24 anni all'anagrafe. Cosa che può voler dire tutto e niente, ma che in alcuni casi può fare la differenza.