"Stasera sarà titolare, ma nello spogliatoio nessuno gradisce le libertà che gli vengono concesse: i gol non gli bastano per essere leader". Così la Gazzetta dello Sport racconta la solitudine di Cristiano Ronaldo alla Juve. Nel mese più importante dell'anno, alla Continassa si affrontano tanti problemi, legati al campo e all'ambiente. Tra questi c'è Cristiano Ronaldo: salvo sorprese, sarà in campo dall’inizio accanto a Paulo Dybala, con il Sassuolo, ma il suo rapporto con la Juve è un po' più complesso. 

In bilico non c'è solo il futuro, perché i segnali arrivano dal presente: è sempre stato molto solitario, con pochi amici in squadra e poca voglia di socializzare - si legge sulla Gazzetta - ma adesso anche le scarne chiacchiere pre e post allenamento con i giocatori con cui ha un rapporto più stretto (per esempio Danilo, compagno già ai tempi del Real) si sono ridotte al minimo sindacale. Quanto successo il giorno dopo la sconfitta con il Milan ha aumentato la distanza tra lui e il resto del gruppo: "i giocatori sono rimasti sorpresi e delusi nel vedere le foto di Cristiano a Maranello con Agnelli ed Elkann. S’aspettavano di trovarlo al campo per il solito lavoro di scarico post partita, invece CR7 ha usufruito di un giorno di riposo straordinario per mantenere fede a un impegno già programmato: andare a comprare una Ferrari". I compagni con il passare del tempo hanno cominciato a digerire sempre più a fatica le libertà che gli vengono concesse e anche il suo programma personalizzato, che non sempre coincide con quello della squadra. Il succo del discorso appare semplice: i gol non bastano per essere un leader e la squadra fatica a riconoscerlo come tale.