Si aspettava un segnale dalla Juventus ed è arrivato con le parole dell'amministratore delegato, Maurizio Scanavino, che ha messo a tacere qualsiasi voce sul futuro di Massimiliano Allegri. Sarà ancora l'allenatore bianconero nella stagione 2023/2024. E prima di tutti, un gesto se lo attendeva lo stesso Allegri dalla società, come ha detto direttamente nelle ultime interviste. A dimostrazione che a differenza di quanto affermato da Scanavino a Sky Sport, in realtà, non è vero che "non ci fosse bisogno di una conferma". 

"Allegri non è mai stato in discussione, con lui c’è totale condivisione di tutti gli scenari futuri, dal mercato, alla parte sportiva, al quadro economico-finanziario della società. Con Allegri abbiamo incontri e contatti quotidiani da sempre. In questi mesi abbiamo attraversato insieme questa bufera, il nostro rapporto si è consolidato in tempi molto rapidi. Non sono mancati momenti di confronto, anche accesi in alcuni casi, ma con critica costruttiva e autocritica." Questo il passaggio chiave delle sue dichiarazioni, dove spicca qualche "bugia" ma anche alcune verità. 

Scanavino rivela il motivo della permanenza di Allegri: 'Dopo la bufera...'
Come ricorda Tuttosport infatti, non è vero che Allegri non è mai stato in discussione. Lo era stato quando ancora c'era Agnelli, che parlò di "vergogna" post sconfitta ad Haifa. E lo è stato anche nel finale di stagione, visto che John Elkann poche settimane fa alla domanda sul futuro del tecnico rispose che doveva concentrarsi sul presente e le due partite che mancavano per chiudere l'anno sportivo. C'è la parte della verità, quella dei "confronti accesi". Il riferimento è agli scontri verbali con Calvo.  Una situazione che dovrà essere ricomposta per pensare di cominciare al meglio la prossima annata.