Leandro Paredes è infortunato, Manuel Locatelli non è disponibile per motivi personali. Ed ecco che la casella del regista è ancora senza un "padrone" in casa Juve, dove in queste ore Massimiliano Allegri sta ragionando sulle possibili scelte di formazione in vista della sfida di domani contro il Lecce per la quale dovrà fare a meno di ben nove giocatori, dieci considerando anche il lungodegente Kaio Jorge. Al momento pare che l'ipotesi che sta prendendo sempre più piede nella testa del tecnico livornese sia quella di un 4-3-3, con il tridente offensivo composto da Filip Kostic, Arek Milik e Juan Cuadrado (Dusan Vlahovic non è ancora al meglio, mentre Moise Kean va verso la panchina).

Tornando al discorso iniziale, il principale nodo da sciogliere è (o era) quello riguardante il play, ruolo che domani dovrebbe essere affidato a Fabio Miretti (affiancato da Weston McKennie e Adrien Rabiot). Dopo l'ingenuità commessa nella gara di andata contro il Benfica costata il rigore del momentaneo pareggio dei portoghesi, il classe 2003 sembrava aver perso terreno nelle gerarchie della squadra bianconera, ma la sua prestazione nel finale del match di martedì, contro la stessa avversaria, ha fatto capire ancora una volta quanto sia difficile rinunciare a lui, soprattutto in periodi caratterizzati da numerose defezioni. 

Verso Lecce-Juve: la probabile formazione dei pugliesi
Verticalizzazioni, visione di gioco, lucidità e soprattutto tanta voglia: in soli pochi minuti allo Stadio Da Luz Miretti ha dato prova delle doti migliori del suo repertorio, meritandosi la sufficienza piena in pagella insieme a pochissimi altri compagni tra cui il coetaneo Samuel Iling-Junior. Difficilmente quest'ultimo troverà spazio dal primo minuto contro il Lecce, mentre per Fabio sembrano esserci pochi dubbi: le chiavi del centrocampo saranno affidate a lui, insieme al compito di dirigere la manovra e servire i compagni del tridente. La Juve conta su di lui, di talento c'è un estremo bisogno.