La Juve segue il suo allenatore, in campo ma anche e soprattutto fuori, o meglio, nelle dichiarazioni. "L'obiettivo è arrivare tra le prime quattro", il messaggio, unico e costante in tutte le interviste di giocatori, dirigenti e allenatore. Lo aveva detto Nicolò Fagioli in settimana, lo ha confermato Dusan Vlahovic dopo il match contro la Lazio, oltre ovviamente a Massimiliano Allegri.

"Inter, Milan e Napoli sono avanti", ha ribadito il tecnico. Sono passate solo quattro giornate ma due di queste tre sono dietro in classifica e hanno mostrato difficoltà e limiti. Al di là dei punti e dei confronti, c'è il campo. La Juve ha superato il test più importante dell'inizio di campionato, vincendo contro la Lazio in maniera netta, senza quasi mai mettere in discussione il risultato. Una prova di forza che fa seguito al successo a Empoli prima della sosta.

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Quattro partite, 10 punti, secondo posto. Di fatto, per ora, solo il match con il Bologna è stato "sbagliato". E anche in quel caso ci aveva pensato Vlahovic ad evitare la sconfitta. Ecco, il fattore Dusan. Tutto passa da lui, dai suoi gol e dalla sua voglia di trascinare la squadra oltre le ambizioni dichiarate. Da lui e dal suo compagno e amico, Federico Chiesa. La Juve forse non è la più forte di tutte, non ha sicuramente il miglior gioco delle pretendenti al titolo (nonostante i miglioramenti) ma ha questi due giocatori. E loro bastano per pensare a qualcosa di più rispetto alla qualificazione in Champions.