Dybala in campionato ha segnato due gol, uno al Bologna e uno al Cagliari. Un anno fa, dopo ventidue giornate, era già a quota quattordici (e aveva saltato le ultime due gare per un infortunio). Sta andando meglio in Champions, dove è andato a bersaglio cinque volte, ma ben quattro contro lo Young Boys. La sua stagione, benché nell’ambiente bianconero si provi a darle un aspetto vagamente positivo, è quasi fallimentare: sette reti in ventisette partite, giocate quasi tutte per intero, sono praticamente nulla (e ricordiamo ancora una volta che oltre il cinquanta per cento di quei gol sono stati segnati agli amici svizzeri). Tra l’altro l’argentino, di cui abbiamo ammirato lo straordinario talento, dà la sensazione di faticare a ritrovare una propria identità anche a livello tattico: da “tuttocampista”, come lo vuole Allegri, raramente riesce a esprimersi al massimo; sulla fascia appare sacrificato; da falso centravanti non è efficace.
A venticinque anni, Dybala non è più Dybala. E questo Dybala, nuovo e peggiore del precedente, non vale cento milioni. Il mercato estivo della Juve passa anche da lui: dal suo rendimento, dalla sua valutazione.
@steagresti