La Juventus contro lo Zenit ha vinto, ma soprattutto convinto. Non solo dal punto di vista del risultato, ma anche dell’atteggiamento: e la sensazione diventa certezza, perché confortata dai numeri.

MODULO - Il modulo è cambiato nelle intenzioni e nei movimenti, perché Allegri si è affidato ai suoi due centrali di centrocampo più dinamici, Locatelli e McKennie, ma soprattutto a due esterni di ruolo, Bernardeschi e Chiesa, senza adattare altri. Con loro, il 4-4-2 visto ieri sera contro i russi ha ricordato, almeno tatticamente e in fase offensiva, il 4-2-4 del primo Conte.

NUMERI - Pressione più alta, maggior possesso palla, più tiri in porta. I numeri, sintetizzati dalla Gazzetta dello Sport, sono eloquenti. Per esempio, 59% di vantaggio territoriale (presenza nella metà campo avversaria). Col Chelsea, per dare un’idea, si era fermata al 26%. E ancora, il possesso palla: 57,8%: solo contro Spezia (60,2%) e Malmö (60,3%) ha fatto meglio in stagione. Col Chelsea, il 26,9%.

La Juve contro lo Zenit dev'essere la Juve contro ogni avversario. Allegri finalmente convinto dallo spirito del gruppo
TIRI IN PORTA – Prima della partita con lo Zenit, a questa Juventus si rimproverava la scarsa capacità di creare occasioni da gol. Contro i russi sono arrivati 24 tiri totali, di cui 11 nello specchio: numeri mai visti, in stagione. Fino ad ora, nelle 11 partite di Serie A, la Juve (secondo i dati della Lega Serie A) ha calciato 149 volte, di cui 48 in porta, a fronte di 15 gol: una media di una rete ogni tre 3 nello specchio. E con lo Zenit, infatti, ne sono arrivate 4.

DALLA CHAMPIONS ALLA SERIE A – In Champions League, la Juventus ha vinto 4 partite. Le stesse che ha vinto in Serie A, ma in 11 uscite. La differenza, adesso, la potrà fare la consapevolezza post Zenit, potrebbe portare a una piccola rivoluzione: giocare un calcio “europeo” anche in A, per dare una svolta alla stagione. E per farsi trovare pronti anche nelle fasi successive della Champions, quelle a eliminazione diretta. Perché lì, la Juventus, è già sicura di esserci.