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"Io sono legato da un rapporto a tempo indeterminato, ma il contratto è una cosa complementare, quello che conta è ciò che si crea con la società e il Presidente. Si continuerà finchè lo vorrà Agnelli".
"Dybala? Io e Fabio Paratici siamo stati tempestivi ad andare a Vergiate a chiudere l'operazione quando gli altri temporeggiavano. Il mio modo di agire in un'operazione prevede di non pensare al milione in più o in meno, ma vedere la qualità del giocatore e puntare su quello. Cambia poco tra 2 milioni in più o in meno. Il rapporto con Zamparini ha aiutato".
"Se siamo stati vicini due volte a Suarez? Sì, io credo che bisogna essere molto ambiziosi, anche puntando in alto. Non è un errore ma un tentativo che va sempre fatto, noi ci abbiamo provato negli anni passati, magari non sono andati a buon fine, ma si doveva provare".
"Se è possibile sognare Ronaldo? I sogni non costano niente, si possono alimentare. Diverso è comprarlo, è suggestivo, ma è impossibile che la Juve possa arrivare a chiudere un'operazione così straordinaria, che va ponderata e pianifica. E' un rischio di impresa notevole, nemmeno con gli sponsor diminuirebbe".
"Emre Can? Non siamo ancora al sicuro. Oggi il regolamento ci consente di allacciare i primi contatti, ma la concorrenza è tanta. E' un ottimo giocatore ed opportunità, ma non sappiamo se rinnoverà con il Liverpool. Faremo di tutto per prenderlo, ma non a gennaio".
"Marchisio è un giocatore importante. Ha avuto un infortunio serio, noi allestiamo una rosa che non è di 11 giocatori, credo che lui ed Emre Can starebbero bene in un centrocampo".
"Guarin-Vucinic? Era già tutto formalmente definito, poi l'Inter ci ripensò, c'era Fassone come direttore generale. Vucinic era già a Milano... e Guarin arrivò in quegli uffici".
"Il dopo Conte? Fu un momento difficile, al secondo giorno di ritiro avvenne la rescissione, ma noi fummo tempestivi. Per noi Allegri era il profilo adatto per ricoprire quel ruolo nella Juventus. Non era difficile, percè allenatori liberi non ce n'erano molti, non è riduttivo per lui, ma è stata una fortuna per noi. Agnelli riconosce l'autonomia di gestione e la libertà di gestione della sua area, così come gli altri collaboratori. Lui ha dimostrato di essere all'altezza della Juve e uno dei più importanti nello scenario mondiale.
Dybala è la nostra stella? Noi siamo arrivati prima, non abbiamo valutato solo la cifra. Ci siamo riusciti ed è subito partita la sua valorizzazione: noi abbiamo puntato su di lui, lui dà tanto. E' giovane e va aspettato, ma ha dimostrato di poter essere straordinario, nel futuro ci regalerà ancora emozioni. Resterà alla Juve, noi vendiamo solo se un giocatore ce lo chiede".
"Buffon in Federazione Lega Calcio? Bisogna scegliere la competenza e i profili migliori, al fine di creare un dipartimento autonomo rispetto alla Federazione, da chiamare Club Italia, con una forte componente calcistica che aiuti in tutto. Credo che Gigi sia un profilo perfetto, è un'icona del calcio e quindi avrà un futuro importante. Su chi puntiamo? C'è ancora tempo".
"Il romanticismo nel calcio si è perso, a discapito di un fenomeno tecnologico. Anche la Var in questo senso - pur importante come strumento - toglie entusiasmo. C'è meno romanticismo, più business, meno mecenati e un calcio che corre sempre di più".
"Douglas Costa? L'affare durò parecchio, ci diede una grande mano Branchini e i rapporti con il Bayern Monaco fecerò il resto".
"Cercheremo di chiudere Han a Palazzo Parigi".