Mentre la Juventus affondava contro il Monza, certificando la propria crisi che non sembra conoscere fine, Weston McKennie arrivava all’aeroporto di Caselle per imbarcarsi su un volo destinazione Leeds. Qui, il centrocampista americano oggi svolgerà le visite mediche, per poi unirsi alla causa del club inglese. Prima, però, l’ormai ex bianconero si è presentato allo Stadium, un ultimo saluto a club e tifosi che, adesso, rischiano già di rimpiangerlo, ancor prima che l’affare diventi ufficiale.
 
Nessuna apologia del McKennie visto negli ultimi mesi. Un calciatore alla continua rincorsa della forma migliore e spesso troppo confusionario tatticamente e poco nel vivo del gioco. La qualità migliore dello statunitense è anche ciò che si ricerca sempre di più nel calcio moderno: la duttilità. Caratteristica che ha permesso a Massimiliano Allegri di tappare i buchi e impiegarlo – con alterne fortune -, nel ruolo di esterno destro.
 
McKennie, la partenza da Caselle: 'Grazie del supporto, ci vediamo presto' VIDEO
Nel buco lasciato da Cuadrado, ancora ai box questa volta per un problema al nervo sciatico, ieri è stato impiegato De Sciglio. Al rientro da un lungo infortunio, in campo dal primo minuto, la sua prova è stata esattamente come ce la si sarebbe aspettata: opaca, con tanti errori, sicuramente gravemente insufficiente.
 
E quindi, chi rimane? Cuadrado non dà più garanzie e tra 5 mesi concluderà la sua lunga avventura in bianconero. De Sciglio non sembra poter essere un titolare di questa squadra; Soulé non garantisce, per caratteristiche, la copertura difensiva necessaria a fare tutto il binario destro, Aké è stato bocciato e il giovane Barbieri rimandato. Rimane poco e nulla oltre l’emergenza, mentre la certezza McKennie è pronta a vestire un’altra maglia. A meno che, nelle ultime ore di mercato, la Juve non batta un colpo.