“Ho una saetta tatuata sul dito, è la bacchetta magica di Harry Potter”. Così Weston McKennie ha spiegato la sua esultanza del gol segnato contro il Bologna, il raddoppio che ha chiuso di fatto la partita. Un gesto dedicato al mago più famoso del mondo, che ha fatto sognare bambini e non solo. Sicuramente anche l’americano, che ha agitato un’immaginaria bacchetta magica per poi scagliare il suo incantesimo, il colpo di testa che ha trafitto Skorupski.