Juve-Milan, scontro diretto per la Champions. Chiaro, facile. Forse troppo. Perché dietro alla partita che si gioca sul campo ce n'è un'altra tra Superlega e Uefa che coinvolge direttamente le due squadre. Addirittura, i bianconeri potrebbero non partecipare alla competizione europea in caso di vittoria domani, e la squadra di Pioli, da quinta in classifica, rientrerebbe nelle norme imposte da Ceferin e potrebbe clamorosamente entrare in Champions. Ipotesi possibile ma complicata.

LA SCELTA ROSSONERA - Difficile immaginare una Champions League senza Juve, Real Madrid e Barcellona; se non altro per gli incassi che portano i tre club in chiave sponsor e diritti tv. Juve-Milan quindi, come racconta Calciomercato.com, si gioca in campo ma anche fuori: i rossoneri infatti sono entrati nel mirino dei tre club della Superlega. La spallata decisiva per far cadere la competizione è arrivata proprio da Elliot e Gazidis, perché finché la società rossonera era dentro il progetto si poteva andare avanti, ora non c'è il numero minimo per proseguire (dovevano essere almeno quattro club). 

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I TRADITORI - Un 'tradimento' che la Juve si è legata al dito e che presto potrebbe finire in tribunale, allargando il discorso anche agli altri club che hanno deciso di uscire dalla Superlega, considerati pentiti dalla Uefa e traditori dai tre club che sono rimasti (Juve, Real e Barça). Una partita nella partita che infiamma ancora di più la sfida considerata già di per sé un big match in campo. Da sempre, per sempre. Stavolta un po' di più, perché sarà uno spareggio Champions che durerà molto di più di 90.