Senza peli sulla lingua, sulle materie più disparate eppure con il piglio del Professore. Massimiliano Allegri ha dato ancora spettacolo in conferenza stampa: tattica, campo, passato, presente, giocatori e situazioni. Non ha nascosto nulla. Nemmeno gli obiettivi a stretto giro della Juventus (quelli a "largo giro" arrivano fino a marzo). Ossia: arrivare alla sosta di novembre con un bel gruzzoletto di punti recuperato. Sembrava fiducioso, oltre ai sorrisi di circostanza. E sa benissimo come Juve-Milan sia più importante per... tutti. Non di più per i rossoneri. 

IL PERCORSO - Ecco, la fiducia di Allegri, almeno a parole, nasce dalla consapevolezza che la Juve non solo crescerà in termini di conoscenza del gruppo e consapevolezze. Ma affronterà gli avversari giusti al momento giusto. Partendo dal Milan e proseguendo con lo Spezia (per sbloccarsi anche in trasferta), poi la Samp e il Torino all'Olimpico. Lì arriverà la sosta di ottobre, utile per rimettersi in sesto, perché poi ci sarà da soffrire. 

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ANCHE LA CHAMPIONS - Oh, considerato un appuntamento a parte Juve-Chelsea del 29 settembre, è chiaro che poi le partite assolutamente da vincere arriveranno tra ottobre e novembre. La prima è contro la Roma il 17 ottobre. Poi lo Zenit in Russia può chiudere il discorso qualificazione agli ottavi. Quindi l'Inter a San Siro: già decisiva. Tra Sassuolo (casa) e Verona (trasferta) la Juve dovrà poi dare seguito o ribaltare il suo momento: l'importante è portare punti a casa. Si chiude il mini ciclo con la Fiorentina, in casa: nella scorsa stagione fu l'inizio del crollo, stavolta può essere l'inizio di una ricostruzione. Allegri ci crede.