Una tripletta stupenda e importante, che non ribalterà le gerarchie, ma aiuta, eccome. Arek Milik, il vice-Vlahovic che prova a ritagliarsi uno spazio, a darsi quella fiducia necessaria per incidere una volta in campo, anche nei ritagli di tempo. Ed ecco perché sfruttare al meglio questa Coppa Italia rappresenta il suo obiettivo del momento, diventato primario. Così, anche la Juve ritrova certezze e conferme in termini di mercato: Chiesa e Vlahovic, poi Yildiz e Milik, con Moise Kean più arretrato e più lontano. Con lo spazio ridotto anche più vicino all'addio, in prestito, perché Fiorentina e Monza chiamano. Il classe 2000, infortunato, si è visto riscavalcare da un Milik che spesso ha avuto solo scampoli e che ora prende campo. Non sono mancati i club che hanno pensato a lui per gennaio, anche importanti, anche in Italia, tra sondaggi, richieste di informazioni, riflessioni, ma Milik rimarrà, perché lo vuole lui, perché lo vuole la Juve. Un lusso averlo per un Allegri che crede ciecamente nelle sue qualità.