Sì, anche con il rinnovo di Adrien Rabiot Sergej Milinkovic-Savic rimane un obiettivo concreto per la Juve. Lo ribadisce l'edizione odierna di Tuttosport, spiegando come il serbo e il francese possano coesistere - anche con Paul Pogba - formando un centrocampo equilibrato e di livello, per forza e tecnica. Con l'ulteriore plus che, portando ora il Sergente alla Continassa, i bianconeri avrebbero il vantaggio di avere già in casa l'erede dell'ex PSG, che tra un anno esatto potrebbe davvero salutare.

CON IL 3-5-2 o il 3-4-1-2 - Come spiega il quotidiano, comunque, se la Juve deciderà di affondare il colpo con la Lazio lo farà con l'idea di schierare Milinkovic-Savic insieme ai due francesi; nel 3-5-2 andrebbe a ricoprire il ruolo di mezzala destra come già fatto con Maurizio Sarri e Simone Inzaghi, mentre il Polpo farebbe lo stesso dalla parte opposta, lì dove ha dato il meglio in carriera. In questo sistema Rabiot si sposterebbe in mezzo, da centrale unico, mentre se Massimiliano Allegri scegliesse di puntare su un assetto più simile a un 3-4-1-2 sarebbe sempre affiancato da un compagno, con Pogba e Milinkovic-Savic che potrebbero alternarsi anche nel corso della partita non concedendo più riferimenti agli avversari.

Juve, ma a chi interessa Pogba? La rivelazione
CON IL 4-3-1-2 o il 4-2-3-1 - Un'ulteriore soluzione alternativa prevede l'impiego dell'ex Manchester United in posizione più avanzata, dove gli sarebbe richiesto uno sforzo fisico minore in fase di ripiegamento; sostanzialmente, dunque, farebbe il trequartista, con gli altri due nel ruolo di mezzali e uno tra Manuel Locatelli e Nicolò Fagioli (per il quale il tecnico livornese vede un futuro da playmaker) come vertice basso. Infine, un'ultima idea per evitare di penalizzare gli esterni puri mantenendo la difesa a quattro: Rabiot davanti alla retroguardia, con Pogba e Milinkovic ad alternarsi tra la posizione al suo fianco e quella di trequartista (un trequartista comunque di peso e di aiuto al centrocampo). Tutti discorsi che, comunque, restano ovviamente "virtuali", per ora. Per farli diventare "reali" serve una mossa di Cristiano Giuntoli.